Una sfida contro il tempo

 

Il tempo ha rappresentato la sfida più ardua di molti artisti, chiamati a confrontarsi e scontrarsi con esso, trasformando il proprio operato artistico in lavori universali. La più grande sfida di ogni artista, curatore e critico d’arte, risiede nel far sì che i propri pensieri, la propria filosofia creativa possa superare le barriere temporali così da rimanere impressa nella storia e in volumi che, le generazioni future si appresteranno a studiare o leggere.

Però, esiste una seconda sfida contro il tempo che risiede nel far sì che la propria bravura artistica superi le restrizioni temporali dell’attualità componendo squisite opere del passato, difficilmente distinguibili dalle originali. Questa operazione spesso rientra in un piano di falsificazione o comunque di frode verso le varie figure che gravitano attorno al mondo dell’arte, eppure diversi artisti, assai abili, hanno preferito sfidare le normali convenzioni così da salire su un altare che fosse al pari dei propri predecessori. D’altronde questa è una delle prime doti che vengono analizzate nei futuri pittori e scultori, chiamati da parte di professori accademici, a ricopiare tratti, sfumature, segni o forme tracciate dai grandi maestri del passato. Anche se questo esercizio non mira ad annullare le doti e la verve di un artista bensì aiuta a sottolineare la capacità di aggiungere il proprio estro sottraendo, magari qualche dettaglio all’opera originale. 

Questo processo educativo ha il suo apice di successo nel Rinascimento quando all’interno delle botteghe veniva chiesto ai propri allievi di copiare o terminare le opere del maestro senza aggiungere niente di proprio, bensì limitandosi a copiare uno stile ben preciso. Operazione assai impossibile perché ogni artista, che sia veramente tale, sentirà sempre l’esigenza di aggiungere un proprio tratto distintivo. Un esempio è l’opera classica che venne replicata da Michelangelo Buonarroti, che traeva ispirazione da artisti sconosciuti del periodo antico che seppero creare opere simbolo di armonia e di equilibrio. Una statua, in particolare, richiamò l’attenzione del giovane Buonarroti, allora agli esordi della sua carriera, si trattava di Eros dormiente, statua attualmente esposta al Metropolitan Museum di New York. Il giovane Michelangelo decise di sfidare la tradizione classica, decidendo di riprodurre la scultura romana in ogni suo singolo dettaglio per poi venderla come opera retrodatata, ovvero come originale. L’opera di Michelangelo venne acquistata dal Cardinale Raffaele Riorio, accanito collezionista di antichità romane, nonché pronipote del Papa Sisto IV, il quale non vide percepì alcuna differenza con l’opera originale. 

Solo in seguito il Cardinale scoprì della falsità dell’opera da lui acquistata e, preso dalla rabbia e dalla furia decise di restituirla a colui che gliel’aveva venduta, Baldassarre del Milanese il quale fu ben felice di rientrare in possesso di tale opera perché a quei tempi Michelangelo non era più uno scultore sconosciuto bensì era già all’apice della sua carriera. 

Nonostante questa beffa, il Cardinale Riorio seppe riconoscere ed apprezzare la bravura di Michelangelo, scultore in grado di replicare un’opera classica, ed allo stesso tempo, scolpire opere più moderne, senza tempo. Da una beffa nacque un vero e proprio sodalizio lavorativo perché il Cardinale Riorio divenne il primo collezionista romano di Michelangelo, commissionandogli diverse opere fra le quali: Eros in piedi, opera andata perduta, e Bacco, esposta al Museo di Bargello a Firenze. 

Se vi state chiedendo che fine abbia fatto la finta opera romana realizzata da Michelangelo, dovete sapere che purtroppo essa è andata perduta. Nonostante ciò, ci restano le opere originali di quel genio che decise di sfidare i suoi avi e sé stesso così da anticipare e superare i confini temporali. Le sue opere sono il frutto di studi e di reinterpretazioni di stili passati e moderni, ricerche che gli hanno permesso realizzare opere impossibili da delimitare in uno spazio temporale preciso, perché universali.   




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